21 marzo 2011

14 maggio 2010

5 aprile 2010

non ho resistito, è troppa la mania di cambiamento...
il blog inscatola tutto, prende i disegni, lascia la maggior parte delle parole, e si trasferisce


la vostra vi bacia e abbraccia

4 aprile 2010

anniversario

Questa notte questo blog compie un anno.
Ricordo bene cosa stessi facendo un anno fa: passavo il pomeriggio al telefono a tentare di non perdere una persona più che cara, spiegandole come stesse la mia vita e la sera presenziavo al primo concerto di un gruppo che ora parte in tour per l'Italia :)
12 mesi fa ero più confusa e più illusa, ma meno innamorata di me, di questa vita e della solita persona. Anche se ho l'impressione che nonostante tutto fossi più felice, ma forse solo meno preoccupata.
Ora rincorro una laurea che forse mi costerà posticipazioni. Sono sicuramente più arrabbiata col mondo,specie da qualche mese, ma spesso la rabbia mi ha aiutata a scegliere.
Gli aspetti logistici almeno so che non saranno più un problema, guardo già all'estate con speranza, la speranza di chi sa di non aver più niente da perdere perchè si rende conto di non aver ottenuto quello che più voleva. Ammettere le sconfitte può far talmente bene da riuscire a curare le ferite, per ricominciare.
felice anniversario.

15 marzo 2010

frida, frida, frida

pubblico delle foto e come al solito quella che non riceve attenzione è quella che per me è più importante.
sono una stupida, una stupida ostinata che ha bisogno di levarsi un macigno dallo stomaco e toccare il fondo da sola, per poi riemergere, col tempo che ci vorrà.
sono al limite da settimane. da settimane ho gl'incubi di notte su di "noi".ieri notte ero su un treno che non si muoveva, si accorciava, e io pensavo solo che non ti avrei rivisto. Che inconscio meschino ho, mentre il risveglio fa sempre più fatica a riflettermi nello specchio del bagno.
tutto ciò fa davvero schifo, e mi ritrovo ad alzarmi dal letto solo per prender in mano le matite o le mie parole.
spero mi salveranno,

13 marzo 2010

y yo tampoco

ho sbagliato: ho riguardato una ad una delle foto che mi hanno dilatato il cuore e i respiri. Ho sbagliato perchè ora sono in debito con loro, a cui ho sottratto l'equilibrio del "guardare dall'altra parte", su cui ci eravamo esercitati tante volte insieme. in faccia la realtà è un'altra, che non ha il mio viso.

20 febbraio 2010

Sober

Stamattina mi sono svegliata con una sensazione di vuoto totale. Mi è sembrato così strano, perchè in realtà si stanno (sto) concretizzando due progetti a cui tengo, per cui le dita sono metaforicamente incrociate ma concretamente iper attive e poi perchè sto passando un sacco di tempo con gli amici più cari, ed è una cosa che non succedeva da tanto. Mi ha fatto strano perchè guardando fuori dalla finestra e trovando il cielo azzurro mi sentivo meglio rispetto ai soliti risvegli grigi.
Eppure alzandomi dal letto, recuperando gli occhiali, infilando la felpa, mi accorgevo di guardarmi attorno, di muovermi, come se mancasse qualcosa, che d'abitudine dovrebbe esser presente.
Non riuscivo a capire cosa e davvero nemmeno adesso, un po' come quando ti risvegli dopo una sbornia pesantissima e cerchi di recuperare nella mente le immagini di ciò che hai fatto o detto perchè ti senti di aver combinato qualche guaio, ma non ti viene in mente niente.
Eppure sono sobria da settimane.

15 febbraio 2010

forse lascio.

ho solo una voglia pazza di spaghetti aglio olio e peperoncino , da usare come arma per contrastare l'ansia che mi chiude lo stomaco, perchè non sto facendo niente per la tesi
e nemmeno per il corso.

fa troppo tardi la notte.

9 febbraio 2010

moi non plus

ça sera un post en français.
parce que la nuit derniére j'ai revé en français.
Parce que la nuit derniére j'ai revé d'etre à Paris, dans un vielle librairie, en essayant de parler en français avec une personne qui je ne connaissais pas.
J'ai lui parler de mes rêves, réeles.
Paris, elle me manque... Je voudrais la dessiner avec les crayons e de l'encre de chine rouge.
Paris, c'est le fil rouge qui lace ma solitude avec mon ivresse.
Paris maintenant, c'est seulment un rêve.



5 febbraio 2010

nevicano rane.

ho sul comodino tre recensioni da scrivere, una serie di illustrazioni omaggio da provare a mettere insieme, fantatrilioni di pagine di tesi da inventare, e un raffreddore dei più temibili a inchiodarmi sotto le coperte.
Ci si mette pure la neve copiosa a volerci impedire sta benedetta serata in conchetta di cui ho fatalmente bisogno perchè i fantasmi degli ex hanno veramente rotto le scatole, se ne tornino tra i calzini dimenticati.Vorrei mi venissi a trovare sotto il piumone rimproverandomi di essere la solita pigra sleeping beauty, togliermi gli occhiali delicatamente con tutte e due le mani e darmi un bacio di violenza.
Melancholia è tra di noi e ha tanto ,tanto, tanto da fare. l'amore.

25 gennaio 2010

cap ou pas cap ?

23 gennaio 2010

dobbiamo scegliere

mi hanno detto che sono " troppo cucciola per", intendendo l'età ovviamente, non perchè sia particolarmente tenera ( fffffff ). Non so se abbiano ragione, forse ho solo superato i ventanni nella generazione sbagliata, che una decina d'anni prima col senno del poi non m'avrebbe fatto male nascere. Deve esserci qualche buco temporale nella tasca dei jeans neri che metto spesso però, perchè dalla primavera scorsa mi ritrovo a tentare di realizzare progetti che nulla dovrebbero centrare con una vita da universitaria rampante. Che non sono, che molti vorrebbero fossi, anche per convenienza: io non faccio la civetta in bilioteca o alle feste in casa, adoro uscire a cena con la gonna corta e le mie calze preferite, ma non per elemosinare una serata in cui non avrei avuto nulla da fare e la botta della buonanotte.
Non m'interessa. Forse sbaglio, Forse dovrei infischiarmene della possibilità di costruirmi già da subito il futuro sentimentale e professionale che voglio e darmi tempo per fare le scemenze.
Forse, ma io mi sento così bene quando mi accorgo di aggiungere un tassello in più ai miei sogni, che tutto il resto può andare a farsi fottere.

18 gennaio 2010

waiting for godot

vertigini se penso a quante cose ho fatto oggi in 12 ore. e il fatto che da un'ora io sia a letto in stato vegetativo ad ascoltare musica... no in realtà non dice granchè ascolto spesso musica in stati floreali. Ho addosso le spine di una rosa disegnata e ritagliata più volte.
Ho scoperto che non sono capace di dare i pizzicotti, o che semplicemente sbaglio sempre il momento. Il giorno del giudizio si avvicina, ed ovviamente non mi sento pronta, ma cerco di controllare l'ansia.
Continuo a fagocitare spazi internet d'illustratori attorno al mondo col mantra del " non sarò mai così brava" "non so colorare",
"ma io che vorrei fare nella vita?"


Try again
Fail again
Fail better
Samuel Beckett

ps: di Beckett sono solo le ultime tre righe centrali. Anche se quello che sta dietro le quinte di tutte le altre è parecchio assurdo.

11 gennaio 2010

cieli da far fiorire

ero sul sito di ivan a sbirciarmi un po' dei lavori che mi sono sempre piaciuti un sacco e poi mi sono accorta delle date: duemila4 duemila5..
quasi sei anni da quelle estati in cui affrontavo il caldo tra le vie dell'Isola, quando con pensieri innamorati mi sono fermata nonostante il canonico ritardo a leggere quelle parole.
Sei anni sono una manciata d'infinità, ma il cemento in questa città lo combatte ancora solo la poesia. ed io quando mi fermo per strada ho sempre pensieri innamorati.

7 gennaio 2010

stufa di farmi rovinare la vita e la salute da un'università di merda.

4 gennaio 2010

voglio una pelle splendida

ormai ho capito che se una persona a pelle mi crea forte prurito e repellenza, potranno succedere milioni di cose nel frattempo compreso il starmi parzialmente simpatica, ma alla fine, l'istinto avrà sempre ragione.
divoro un piatto di gnocchi con formaggio piccante e pomodorini secchi, insieme ad un bicchiere di spumante.
Vorrei mettermi totalmente in stand by, che il tempo si fermasse e poi farmi oliare un bel po' d'ingranaggi: ho bisogno di troppe cose contemporaneamente.

2 gennaio 2010

senza di te.

lente le ore passano
veloci i giorni immobili

29 dicembre 2009

camomilla di sempre, cioccolato fondente e beatles: intanto scrivo, intanto pregusto la serata di venerdì sera a swing e piume coi miei più cari ( a parte uno che è lione! prrrrr )
gusto.

27 dicembre 2009

I know the pieces fit.

sono triste, e non mi va di nasconderlo. non mi va di rispondere bene, tanto per educazione, perchè suona così scortese obbligare a chiedere come mai invece che lasciare campo libero direttamente ad altri discorsi. Sono triste nonostante molte altre cose vadano benissimo, nonostante i progetti. e il perchè lo tengo per me e vado avanti. perchè sono triste ma orgogliosa, e perchè sono triste per una situazione che tanto non posso cambiare, non a breve termine.
e quindi spengo il mac, aggrotto la fronte e sentendo lo stomaco infiammarsi dal cuore per direttissima mi vado ad affogare in un bagno bollente la rabbia che ho tra le dita e i denti.
Pezzi sparsi per terra.

20 dicembre 2009

Y Diego.


I caloriferi bruciano, l'esterno gela e fra un'oretta sarà già buio, mentre il mio piano studi dei prossimi dieci giorni suona come una sentenza.
Devo dire che il film sulla vita di Frida Kahlo mi è piaciuto e non poco,specieper come si capisce lei andasse avanti nonostante i dolori e le ferite. Anche se non sto messa male fisicamente quanto lei, quanto capivo di quella rabbia e di quella fatica, di quel disegnare farfalle girando lo sguardo.
Grandissima voglia di disegnare a colori, ma per ora vengon fuori solo delle simpatiche schifezze.
C'è pure Chagall a Pisa, che non mi vorrei davvero perdere, ma credo sarà così visti i costi dei treni: da una lettera della Gabanelli sul Corriere di stamattina ho appreso che il rimborso al 50% per frecciarossa ed Eurostar è passato alle due ore di ritardo, visto che il mitico tunnel tra bologna e firenze al momento non serve a nulla e dovrebbero rimborsare ogni volta ogni passeggero: complimenti, TZE.
Non sono precisamente felice.

16 dicembre 2009

Sto colorando i mobili, ma non ti chiederai sicuramente di quale colore.
Oltre a tutto quello che faccio nelle mie giornate non c'è altro, ma almeno oggi quest'altro è stato benedetto da una cioccolata con panna presa un po' al volo ( sorry! ).
Stasera non riesco che ad ascoltare dente,vasco (brondi) e benvegnù. Sti tre uomini mi riempion proprio bene le orecchie.
Voglio disegnare, disegnare, disegnare, disegnare fino ad addormentarmi sui fogli.

15 dicembre 2009

mi ci voleva.

brindare senza pensieri e mentre un'amica fuma la sua sigaretta, guadare i tetti di milano e fuck off, one day i'll fly away.

brilla e motivata.
( vodka spumante e aranciata non bevetelo MAI, specie dopo birra e salame, oppure sì, ma ne pagherete le conseguenze)


santé baby.

9 dicembre 2009

mani



oggi non ho smesso un secondo di far funzionare il cervello e le mani, facendo sempre cose, a non finire. Me ne sono grata per le occupazioni, meno per le preoccupazioni.
Creare, ad ogni sera, qualcosa di nuovo con la voglia di condividerlo e per ora non potere.
Al corso ciha fatto fare degli studi sulle superfici, ascoltando musica.
l'ho fatto concentrata, mordendomi il labbro, col nero ovviamente, e ne è uscito esattamente quello che stavo sentendo.

8 dicembre 2009

pizzini

quella donna è troppo desiderabile, è bellissima, davvero. quella donna messa così elegante e in viaggio mi fa desiderare troppo d'esser lei.
io SO che fra 7 (*)vorrò ritrovarmi a lavorare su un disegno o un racconto con i capelli raccolti e un gatto nero che sonnecchia. non so se sia poco ambizioso come progetto,o se sia troppo piatto per esser rovinato dal contorno, ma lo voglio.
un abbraccio,
a presto.
C

L'ho scritto al mio amico poco fa, ho dimenticato di metter (*)anni dopo il 7,ma trattandosi di gatti mi rendo conto potrebbero essere sette vite:sto vivendo la mia seconda, dopo 21 anni(7x3)
Speranza: nei viaggi, nei profumi, nei progetti, nelle vernici, nella carta, nella parole, nei sogni.

4 dicembre 2009

30 novembre 2009

lenta-mente va-ligia

lentamente mi preparo ad emigrare.
lentamente, per bisogno andare.
Estranea, già fin troppo.
Con una matita ed una macchina fotografica il tempo passa,mai troppo in fretta per non sentire nostalgia.
Se non sarà più andrò via,anche coi dubbi.


PS la parola d'ordine è TEIERA

24 novembre 2009

.

penso che aver rivisto chi ho visto oggi, nella sua casualità, istanteneità sia un gran bella carognata della sorte,perchè no davvero, il passato non si chiama così perchè passa per strada.
penso che questo silenzio sia assordante, che temo sempre più che si prolunghi per troppo tempo.
penso che le coincidenze degl'ultimi due giorni stiano arrancando nel suggirermi qualcosa che non voglio ascoltare.
penso non ci sia nessuna canzone e nessun formaggio che vada bene per questo momento: ho preparato la camomilla con le bustine deliziose della twinings al miele e vaniglia ed è qui accanto fredda, intatta.
penso che ho paura e che una parte di me abbia già deciso che fare.

parlami.

22 novembre 2009

adeu

Esiste questo bar, in una città che mi ha ospitato anni fa. Al tavolino proprio sotto lo specchio ho fumato una delle mie ultime sigarette, rivangando con un'amica i rancori di una relazione finita, rinfrescando pensieri con una birra gelida. Sono rimasta una sera fino a quando hanno tirato su le sedie e giù la saracinesca, chiedendo al volo un papel al cameriere, che mi doveva servire per la buonanotte definitiva.
Barcelona l'ho guardata quieta dalle vetrine dei bar, al riparo dalla calura estiva, nei momenti di pausa dalle peregrinazioni.Barcelona mi ha accolta un po' smarrita,si è lasciata scoprire piano,mi ha spiegato come si fa a scattare delle fotografie facendosi catturare dagli angoli, dai colori e dalle luci che modellano le intimità.
So di essermi promessa di tornare in alcune sue strade, a uno di questi tavoli per leggere un libro e voglio farlo da sola, perchè sono sicura che questa vecchia amica sappia ascoltare.. Devo solo trovare un appartamento con un bagno migliore di quello in cui ero, e con un frigorifero che funzioni, ¡coño!

20 novembre 2009

or love me

Di nuovo sul sito delle ferrovie dello stato, l'amore-odio che quasi mi mancava, QUASI.
Le offerte che si chiamano "non consentito " di cognome se le possono proprio infilare nelle gallerie.
Lo studio di oggi pomeriggio è stato intervallato dalla visione entusiastica del video degli ZU, che ovviamente a gennaio andremo a sentire e magari doppietta il 14 e il 28, magari.
Il telefono di casa mia poco fa è suonato per 5 o sei volte in mezzora ed ogni volta rispondendo dall'altro capo cadeva la linea o mettevan giù. Ma perchè proprio quando sono a casa da sola, eh?
Udite udite: ho messo su qualche etto, cioco gratia.
Che senso abbia davvero non lo so, che senso possa avere una velocità così alta tra milano e roma pagata così a caro prezzo, che obblighi a rallentare, a dilatare tempi, giornate, distanze, momenti.L'attesa scorre su rotaie e lo sapevo già da più di un anno ormai; direzione, verso, modulo per vetture di seconda classe che mi raccolgono e trasportano tra le mani strette e frementi di persone care,anche se forse sì, stavolta no.
Dimmelo tu.

18 novembre 2009

ferma un giro

-è la giornata no in cui le cose che ho da fare mi sotterrano, in cui non sono riuscita ad andare a lezione e mi manca Parigi perchè so che non ci ritornerò molto facilmente, svegliata con la voglia di fare una strada in salita per poi girarmi e guardare giù: le scale, i tetti, la foschia all'orizzonte.
Un no reiterato non diventa sì-